Propoli (da Apis mellifica)
La propolis è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine prettamente vegetale anche se le api, dopo il raccolto, la elaborano con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti da loro stesse. La propoli è costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica (resine, balsami, cere e oli essenziali) arricchita da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (acidi grassi, terpeni, aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.), la cui distribuzione percentuale è molto variabile in funzione delle stagioni, del tipo di vegetazione di origine e di molti altri fattori. L’estrema variabilità della composizione chimica della propoli si traduce nella pratica comune in una profonda diversità delle sue caratteristiche fisiche: colore, aroma e sapore.
A seconda delle fonti di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (prevalenza di pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino a nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Così anche l’odore intensamente aromatico muta in dipendenza delle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il suo sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino quasi a dolce. La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambiente, dura e friabile a freddo, la propoli diventa duttile appena la si manipola e la sua malleabilità aumenta con l’aumentare della temperatura. La peculiarità della propoli risiede proprio nella grande ricchezza di flavonoidi che le assicurano gran parte delle loro proprietà antimicrobiche.